Allianz Italia ha sviluppato un vero e proprio network a sostegno dei disabili e di quella che nel mondo del lavoro viene comunemente indicata come diversità. La compagnia guidata dall’amministratore delegato George Sartorel è stata premiata dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità “per aver sviluppato iniziative virtuose di integrazione al lavoro e per i risultati conseguiti nelle politiche di inserimento dei disabili in azienda”. Il riconoscimento viene assegnato per “la sensibilità e il contributo che Allianz ha offerto nella realizzazione di percorsi di integrazione al lavoro di persone svantaggiate, in particolare di persone con disabilità, adottando azioni concrete in tema di ausili e di abbattimento delle barriere architettoniche”.
Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera a Roma nell’ambito del Convegno sullo svantaggio nel mercato del lavoro nella sede della Sala delle Colonne di Palazzo Marino alla Camera dei Deputati, con l’autorevole intervento dei Ministri del Lavoro degli ultimi quindici anni, da Tiziano Treu a Cesare Damiano. Ha ritirato il premio Letizia Barbi, responsabile sviluppo e gestione risorse umane di Allianz Italia. Nel suo intervento, Letizia Barbi ha spiegato come nell’ambito del progetto Diversity@Allianz – che comprende varie iniziative per contrastare ogni forma di discriminazione (di razza, sesso, orientamento sessuale, età) – numerose sono state le attività sviluppate a sostegno dei disabili. Specifiche politiche di assunzione e giornate di orientamento per l’inserimento di persone con handicap in azienda: le sedi di lavoro di Allianz Italia non hanno vincoli di accesso perché sono state abbattute le barriere architettoniche che possono impedire a persone svantaggiate l’accesso al posto di lavoro. Inoltre, i disabili vengono inseriti alla pari degli altri dipendenti, seguendo gli stessi percorsi di carriera. “Una persona su tre è disabile o vicina a qualcuno che lo è – ha ricordato Barbi –. Questo significa che le disabilità coinvolgono, direttamente o indirettamente, il 33% della popolazione mondiale. Un dato che è destinato a crescere con l’invecchiamento della popolazione e i trend demografici in atto. Allianz è da sempre impegnata nel promuovere il concetto di eguali opportunità e si fa promotore di diverse iniziative a sostegno delle persone con disabilità o altri soggetti svantaggiati. In Italia, tra i dipendenti del gruppo vi sono circa 200 persone disabili con percorsi professionali alla pari e che lavorano in diverse aree dell’azienda (polizze vita, sottoscrizione di rischi, sinistri, informatica, uffici legali, call center, eccetera). Il network sviluppato da Allianz Italia a sostegno dei disabili vede l’apporto di associazioni no profit, fondazioni e università. Nel 2011 si sono svolti specifici incontri dedicati al tema delle disabilità. Nell’incontro svoltosi a Milano hanno partecipato esponenti della Fondazione Adecco e Alessio Tavecchio, un giovane imprenditore disabile che, dopo un incidente automobilistico, ha fondato una propria Fondazione onlus che presiede alla progettazione, costruzione e gestione dell' Open Village di Monza, un centro polifunzionale integrato per la riabilitazione, la formazione e lo sport per persone con disabilità, ma aperto a tutti. A Trieste, partner dell’iniziativa organizzata da Allianz è stata l’Università degli Studi con il professor Paolo Alessi, delegato alla Disabilità e presidente del centro Unesco giuliano.
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